DaD e SmartWorking, aumentano i rischi in rete e il crimine informatico

In tempo di pandemia ci siamo affidati quasi totalmente alla rete internet a volte dimenticando che in essa si annidano tante i insidie sulla sicurezza. Desiderosi di ridurre tempi di accesso, condivisione ed altro spesso usiamo la rete in modo distratto.

E come spesso accade le insidie sono proprio lì pronte per sfruttare ogni nostro errore.

In un rapporto della Polizia di Stato, FrancescoTaverna, direttore tecnico Capo, ha illustrato come siano aumentati decisamente crimini informatici che si nascondono dietro falsi profili social, notizie fake e click baiting.

La raccomandazione che viene sempre data agli utenti è sempre la stessa:

  • proteggere adeguatamente i propri account se possibile con una autenticazione a doppio fattore
  • assicurarsi della avvenuta disconnessione quando ci si trova su un dispositivo di proprietà di altre persone
  • evitare di cliccare su link dubbi, allegati email di dubbia provenienza
  • evitare di incappare in tentativi di phishing volti a rubarci l’account soprattutto della posta elettronica, che rappresenta la base di partenza per il furto di altre identità digitali.

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