Sicurezza informatica, quanti insegnanti hanno i dati al sicuro?

Quello della sicurezza in tempi di web 2.0 e always connected è un tema che via via non può essere trascurato. Ciò soprattuto per via dei nostri dati sensibili che rischiano di varcare i confini dello stesso PC. Tra social, cloud, mail oversize e una miriade di servizi web, i nostri dati non stanno più solamente sul PC ma altrove. Come possiamo difenderci da attacchi e intrusioni varie? Come possiamo essere certi di avere sempre una soluzione per i nostri dati qualunque cosa accada, pc rotto, rubato, hard disk frantumato, pendrive smarrita, hacker pronti a tutto o il classico e sempre disponibile virus?

Questo articolo di certo non basta a rispondere a tutti questi interrogativi ma ha come obiettivo quello di far riflettere sui rischi che derivano dal trascurare la sicurezza. Se smarrite i cellulare, cosa accade dei vostri dati? C’è un dispositivo di sicurezza che evita l’accesso non desiderato? Sapete che il cellulare è l’esempio più grande di concentrazione di dati sensibili?
Due sono le classi di risposte che occorre dare ai nostri quesiti. La prima si chiama backup. Una copia di sicurezza fatta con criterio ed intelligenza individuando cosa copiare, ogni quanto tempo e su quale dispositivo di certo ci evita l’esposizione a perdite da danni accidentali come furto del PC, caduta, rottura dell’hard disk… La seconda riguarda la sicurezza on line. Rimaniamo sempre più vittime di scelte di password troppo semplici per evitare di dimenticarle o accessi a diversi servizi con le stesse password, anche grazie a servizi come Gmail e Facebook che si propongono come “portachiavi”. In questi casi è conveniente usare password complesse ma facili da ricordare, autenticazione a doppio fattore, cambio periodico della password.
Siamo sicuri che tutto questo basti? Lo scopriremo solo vivendo!

  •  
  •  
  •  
  •