Didattica a distanza, in poco tempo gli insegnanti hanno imparato da soli più che in anni di formazione

Succede anche questo, gli insegnanti sono capaci di tutto se portati di fronte alle evidenze e alle difficoltà. Nonostante lo Stato non abbia reso disponibile nulla di suo per la loro formazione massiva in questi mesi, i docenti si sono rimboccati le maniche, hanno formato gruppi di condivisone sui social, si sono formati da sé attraverso corsi gratuiti e corsi a pagamento, hanno scritto milioni di pagine di consigli e di proposte per la mutua formazione.

Questo sito nel suo piccolo ne è la constatazione. Oltre 2 milioni di visitatori da quando è stato lanciato a marzo 2020 rappresentano il bisogno effettivo di formarsi, la voglia di crescere e di cambiare modo di fare didattica in un momento così difficile.

Ciò che salta spesso all’occhio è il fatto che nonostante gli sforzi degli insegnanti sulla didattica a distanza, occorre sentire sempre critiche sul loro operato, sulle esigenze e soprattutto sui risultati che certamente non dipendono solo dagli sforzi dei docenti.

Una attenzione particolare va rivolta ai docenti precari i quali con strumenti propri e senza alcun aiuto da parte dello stato portano avanti in silenzio la loro didattica a distanza.

Classi virtuali, strumenti per videoconferenze, registrazioni, apprendimenti collaborativi e creatività, c’è un mondo nuovo che i docenti scoprono e se nel primo periodo hanno imparato i rudimenti, adesso stanno affinando le tecniche e le strategie didattiche.

E’ il quadro che esce fuori dai numerosi gruppi spesso composti da decine di migliaia di docenti, gruppi sui quali ho il piacere di condividere ciò che scrivo qui sperando possa essere utile.

  •  
  •  
  •  
  •