Gli studenti copiano dalla rete? Ecco alcune app che rivelano le fonti a partire da frammenti di testo.

Ultimamente sono frequenti i casi in cui per velocizzare i compiti gli studenti ricorrono a veri e propri “copia e incolla” sulla rete addirittura senza aggiustare granché. Sono tempi duri per gli insegnanti che pur verificando che il testo prodotto non è lavoro dell’alunno, hanno difficoltà a dimostrare che sia vero e proprio plagio.

Per determinare casi di copia su altri contesti come ad esempio quello giornalistico, esistono dei siti on line che effettuano per nostro conto una verifica e consentono di fare un confronto in rete. In pochi secondi è possibile avere un resoconto di quanto trovato in rete, anche sui gruppi social e in siti di nicchia, purché siano contenuti aperti al pubblico.

https://plagiarismdetector.net/it

E’ uno dei servizi piace usati in rete e consente una ricerca approfondita fornendo tutte le fonti anche in caso di testo leggermente alterato.
Il software fornisce le fonti ed una percentuale del plagio in modo da consentire una dimostrazione chiara ed esauriente.

Il servizio prevede anche l’elaborazione di un resoconto in formato PDF da usare a dimostrazione del plagio riscontrato.

Servizi del genere vengono usati sempre più anche per le tesi di laurea dove il fenomeno si sta allargando sempre più. In questo caso ovviamente se si copia da una fonte non disponibile on line, la ricerca perde di significato.

Ovviamente potremmo anche dire che i docenti dovrebbero aggirare l’ostacolo della copiatura chiedendo compiti di creatività personalizzati. In questo caso lo studente non sarebbe in grado di avvalersi delle fonti se non elaborandole personalmente.

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