Raspberry Pi 400, un PC economico da 72 euro per la didattica, integrato nella tastiera con tante sorprese

Eravamo abituati ai Raspberry, micro PC con caratteristiche del tutto simili a quelli di qualche anno fa che hanno tutto ciò che serve ad un utente medio.

Quest’anno l’azienda del lampone, ha voluto strafare e ha riproposto il mitico PC integrato nella tastiera che ci fa ricordare il mitico commodore 64 degli anni 80. Ho provato il dispositivo e l’ho trovato davvero performante soprattutto utilizzando uno dei sistemi operativi più completi e facili da usare: Ubuntu.

Dal 2010 ad oggi RaspBerry ha fatto notevoli passi avanti ultimando il portino di Linux dai sistemi x86 . intel ai processori ARM. Adesso non c’è solo una proposta ma decine di soluzioni valide per tutti gli usi. Vediamo che caratteristiche ha e come può essere declinato per la scuola.

Raspberry è un micropc integrato in unica scheda che al suo interno monta un processore ARM Cortex quad core a 64 bit, di quelli presenti in alcuni tablet, per intenderci. Esso è dotato di 4 GB di memoria ram, bluetooth, wifi e porte usb veloci. Esso è così piccolo e leggero che sta dentro la struttura della stessa tastiera che viene fornita. Sul retro della tastiera si trovano tutte le porte per le periferiche come USB HDMI, audio, micro SD…

L’importanza di Raspberry negli anni è stata talmente alta che innumerevoli aziende si sono prodigate a fabbricare hardware e software di supporto. Adesso Raspberry è universalmente riconosciuto come il primo progetto hardware open source. Chi vuole, infatti, può fabbricare le schede utilizzando il progetto originario. Ci sono, infatti, diversi cloni di Raspberry.

Ma cosa è veramente possibile fare per la scuola?

Unito ad un vecchio monitor e ad un mouse, Raspberry 400 può assolvere al compito di PC da laboratorio scolastico. Se si considera che un monitor di 21″ si trova in commercio anche con 70 euro, di fatto con 150 euro si ottiene una postazione informatica perfettamente utilizzabile a scuola.

Vediamo cosa è possibile fare con Raspberry 400. Intanto occorre notare che finalmente è dotato di 4 Gb di memoria Ram, quanto basta a far funzionare perfettamente un browser e un paio di applicazioni desktop contemporaneamente. Nella maggior parte dei casi in un contesto didattico ciò è più che sufficiente. Sul piano della connettività esso è dotato di wifi e bluetooth come avviene ormai su portatili tablet e smartphone.

Se da un lato sembra che la potenza di calcolo sia notevolmente ridotta, dall’altro occorre notare che Raspberry ha due uscite HDMI 4k che difficilmente trovate sui pc fissi, bluetooth e wifi non presenti sui pc datati e una notevole velocità di avvio ottimizzata senza l’uso di un hard disk pesante e voluminoso.

Raspberry, infatti si fa bastare una micro SD che con 32 Gb può sicuramente assolvere al proprio compito. Anche le porte USB veloci non è detto che le troviate sui vecchi PC.

Personalizzazione, uno scenario di utilizzo

Un aspetto interessante riguarda l’uso delle microSD come hard disk. il fatto che sia estraibile come avviene sui cellulari fa si che si sposano utilizzare diversi sistemi operativi sullo stesso dispositivo, basta avviarlo con una determinata memoria opportunamente configurata. Una idea interessante potrebbe essere anche quella di dotare lo studente di una SD personale con il SO del Raspberry da usare non appena si entra in laboratorio. Ogni studente potrebbe usare il dispositivo come fosse suo personale e addirittura montare la SD in un raspbaerry personale a casa per continuare il proprio lavoro, personalizzando tutto.

Caratteristiche tecniche

Raspberry è un dispositivo che in una singola scheda unisce una serie di caratteristiche hardware utili a renderlo performante, valido e soprattutto economico. Vediamole in dettaglio:

  • Processore: Broadcom BCM2711 quad-core Cortex-A72 (ARM v8) 64 bits SoC @ 1,8 GHz
  • RAM: 4 Go LPDDR4-3200
  • Connettività: Dual-band (2,4 GHz e 5,0 GHz) LAN wireless IEEE 802.11b / g / n / ac , Bluetooth 5.0, BLE
  • 1 x Gigabit Ethernet
  • 2 × porte USB 3.0
  • 1 × porta USB 2.0
  • 1 x GPIO Header GPIO orizzontale a 40 pin
  • 2 × porte micro HDMI (supporta fino a 4Kp60)
  • Multimedia: H.265 (decodifica 4Kp60); H.264 (decodifica 1080p60, codifica 1080p30); graphique OpenGL ES 3.0
  • Slot per scheda MicroSD per il sistema operativo e lo storage di dati
  • Tastiera compatta da 78 o 79 tasti (a seconda della variante regionale)
  • Alimentazione: 5 V CC via connettore USB-C non in dotazione.

Ho provato a connettere un lettore DVD esterno, un hard disk, pendrive e altri dispositivi che vengono prontamente riconosciuti.

Per quanto riguarda il sistema operativo sono stati fatti notevoli passi avanti, il dispositivo. viene fornito senza alcun sistema operativo ma sono disponibili on line sul sito ufficiale kit per installare diversi sistemi operativi tra cui Raspberry Pi OS basato su Debian, Ubuntu e molti altri derivati tutti da Linux.

L’edizione di Ubuntu appare stabile e ben dotata di una App Store che consente di scaricare migliaia di applicazioni utili per qualsiasi lavoro.

Conclusioni

Il dispositivo è l’ideale per riciclare un vecchio laboratorio sostituendo le unità centrali e mantenendo mouse e monitor. Un laboratorio da 20 postazione costerebbe meno di 1500 euro.

Se i monitor sono datati occorre un adattatore da VGA a micro HDMI e sicuramente non supporteranno l’alta risoluzione del Raspberry ma potranno funzionare alla loro risoluzione nativa.

La disponibilità di wifi e bluetooth non necessiterà di passaggio di cavi di rete anche se comunque il dispositivo è dotato di porta ethernet. Quindi se il laboratorio ha una rete cablata funzionante essa potrà continuare ad essere utilizzata.

ecco dove comprarlo in Italia

Vi lascio qui il link al sito ufficiale con tutte le informazioni in lingua italiana

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