Il problema della valutazione nella didattica a distanza tra norme e nuove tecnologie

Arrivati a questo punto, alle soglie di un momento di bilanci sulla valutazione delle competenze acquisite, è necessario doversi occupare degli odiati “voti”. Molti insegnanti come me farebbero a meno ma le norme ci impongono voti, voti e ancora voti soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado.

Come districarsi, quindi, tra gli strumenti tecnologici, la mancanza di controlli sull’autenticità e i tanti modi che gli studenti usano per raggiungere il loro obiettivo? Se prima in classe i docenti riuscivano a malapena a vigilare, adesso che ognuno è chiuso nella propria stanza sicuramente tutto riesce più difficile.

E la coerenza nella valutazione credo vada più nella direzione di una valutazione giusta nei confronti degli altri che nella direzione di qualcosa di oggettivo. Quindi che tipologia di prove proporre al fine di raggiungere il nostro obiettivo di valutazione?

Ogni disciplina prevede prove scritte, pratiche, orali, grafiche. Riesce difficile gestirle on line senza gli opportuni controlli. Nelle prove scritte di certo la copiatura dietro le quinte renderà inutile la stessa verifica. E somministrarle uguali per tutti di certo ci porta dritti a controversie. Come facciamo a dimostrare che una prova sia stata autenticamente svolta da uno studente? Anche in classe le copie avvengono, non c’è dubbio, ma nello spazio riservato della didattica a distanza e con gli strumenti che velocizzano la comunicazione, certamente questo fenomeno è destinato a rendere nulle le prove che proponiamo.

Stravolgere i paradigmi della valutazione

Quindi che fare? Tante potrebbero essere le proposte che spaziano dalla creatività alle lezioni partecipate ai lavori di gruppo all’innalzamento di un livello di sana competitività che rompa i meccanismi del copia e incolla e metta la competenza acquisita al centro. Vediamo come possiamo mettere in pratica tutto questo con l’aiuto delle nuove tecnologie.

Creatività on line

Ci sono diversi strumenti cloud che consentono di produrre contenuti on line “in diretta” quindi sotto gli occhi del docente. I primi sono gli stessi strumenti di GSuite, se ad esempio si usa questa piattaforma. Basterà dare agli studenti consegne diverse, chiedere di svolgere compiti diversi basati soprattutto sulla creatività. Il risultato potrà essere una esaltazione delle capacità di ognuno che rappresentano la “firma” alla prova svolta. Scrivere i contenuti in cloud poi consente al docente di vedere se essi sono stati scritti dallo studente di proprio pugno. Google document, ad esempio, consente di tracciare i tempi durante i quali il tutto si svolge nonché il nome di chi scrive. Risulterà facile vedere che 4 intere righe di testo non possono essere scritte in 1 secondo, il tempo di un copia e incolla. Ma soprattutto sarà pressoché raro se non impossibile che un alunno che ha una verifica diversa si occupi di svolgere quella dell’altro.


Ecco alcuni consigli per la creatività

Cooperative learning

Con gli stessi strumenti della creatività ovvero usando software per scrivere, realizzare presentazioni multimediali o mappe mentali, è possibile realizzare verifiche in gruppo. Esse in cloud lasciano traccia di chi fa, quando e cosa. Alla fine si ottiene un elaborato unico dove ogni studente ha dato il proprio contributo. In questo caso la valutazione assume una importanza ancora maggiore visto che sarà possibile valutare competenze trasversali di collaborazione e molto altro.

Vi condivido qui un articolo in cui ne parlo con citazione di alcuni software interessanti

Lezione partecipata

Uno studente a turno viene chiamato, condivide il proprio schermo e svolge la prova come fosse alla lavagna in presenza. Il docente può dosare abilmente i rinforzi da dare in base alle debolezze che lo studente ha, m conducendolo allo svolgimento completo. E’ chiaro che lo studente potrebbe anche ricevere “suggerimenti” da parte di altri attraverso strumenti di messaggistica e altro ma il docente in base ai tempi di risposta saprà dare il giusto peso al lavoro svolto dallo studente.

La lezione partecipata consente anche ad altri studenti di seguire agevolmente le attività.

Il difficile connubio tra norme e innovazione

Quindi come conciliare questi nuovi meccanismi di valutazione con quelli discussi collegialmente ad inizio anno scolastico cui sottostare? Di certo occorre rivedere le valutazioni, considerare il fatto che ad esempio alcune verifiche di tipo pratico sono pressoché impossibili come per scienze motorie, laboratori di cucina, elettronica, elettrotecnica chimica ecc..

Non c’è dubbio che ci sia in atto una riduzione delle aspettative soprattutto su tipologie di verifiche pressoché impossibili on line e come tali esse andrebbero adeguatamente evitate ma ciò di certo comporta un passaggio in sede di collegio dei docenti.

  •  
  •  
  •  
  •