Tutelare la privacy del nostro cellulare in 5 mosse, ecco come

Con  l’avvento della rete, la sicurezza informatica ha assunto un ruolo sempre più determinante soprattutto quando si parla dei nostri dati on line. Per garantire la sicurezza non basta più un antivirus o un controllo totale del dispositivo. Il principale problema è costituito dal fatto che il nostro smartphone è un concentrato di dati sensibili importanti. Smarrire il proprio cellulare può essere qualcosa che porta di fronte. Appare chiaro che nessun antivirus riuscirà mai a far sì che i nostri dati non arrivino in mani sbagliate.
L’uso pervasivo del cloud fa sì che lo smartphone sia un vero e proprio portachiavi che consenta al malcapitato di accedere alle stanze delle nostre cose private ed impossessarsene.

Lo sviluppo dei sistemi operativi di rete ha reso possibile strumenti sempre più raffinati per difenderci da uso non autorizzato dei nostri dati, tuttavia è necessario che noi utilizziamo in modo consapevole lo smartphone. Vediamo di vedere quali sono le 5 mosse che ci consentono di proteggerci con poco da un uso non autorizzato.

5 cose da fare

1 – Impostazione di un sistema di accesso adeguato: un codice non necessariamente facile da individuare, meglio impronta digitale o altro riconoscimento biometrico.

2 – Registrazione del dispositivo su Google Play. In questo modo lo si rende tracciabile. Le nuove funzioni di Google Play consentono anche l’auto distruzione dei dati. Apple ha già un proprio sistema che registra automaticamente il dispositivo e consente di renderlo non solo inutilizzabile ma inaccessibile ai dati.

3 – Evitare funzioni che automatizzano la sincronizzazione cloud di foto e documenti a nostra insaputa. Molti si ritrovano con proprie foto su google photo, il servizio di google che spesso “parte” in automatico. Lo stesso vale con altre piattaforme cloud. C’è da dire che una volta sul Cloud i nostri dati sono accessibili anche senza uso del cellulare, ovviamente occorre accedere con password. In questo caso meglio attivare sugli account una autenticazione a doppio canale.
4 – Conservare dati sensibili in un’area riservata. Dispositivi di marchi come samsung e Huawei rendono disponibili funzioni “cassaforte” dentro cui conservare dati particolarmente sensibili. In questo modo pur entrando in possesso dello smartphone il malcapitato non potrà accedere ai dati protetti ulteriormente. Attenzione che questi sistemi hanno un meccanismo di autodistruzione qualora voi stessi non ricordiate la password. Spesso viene utilizzato un sistema ad impronta digitale.

5 – Attivare l’autenticazione a doppio canale e consentire la disattivazione dell’account via web da pc sui servizi social. In caso di furto, così, è possibile intervenire sulla pagina web del servizio social e disabilitare l’accesso da quel cellulare. Si eviterà che il cellulare sia usato per fare ulteriori danni come ad esempio furto di identità.

Cose da non fare mai

Spesso si vede gente che conserva sul cellulare documenti di testo con elenco di password che non riesce a ricordare, camuffateli oppure metteteli nella cassaforte in area riservata (punto 4). Se il vostro cell va in mani sbagliate quell’elenco di password sarà la vostra rovina.
Copie uniche dei propri dati sul cellulare. Il vostro dispositivo può essere soggetto a guasti improvvisi, rotture, smarrimenti o si potreste essere obbligati a cancellare e resettare. E’ sempre importante fare una copia di sicurezza dei vostri dati su pc o comunque su una memoria sicura. Evitate di avere sul cellulare l’unica copia delle vostre informazioni. Se usate una memoria Micro SD esterna, formattatela con crittografia. Altrimenti basterebbe estrarla e inserirla nel PC per copiare i vostri dati senza necessariamente accedere al cellulare.

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